Finta carne sì o no? A me piace.

Credo che presentata come carne, non mi sarei mai accorto che quella che avevo nel piatto non era carne, ma in realtà un burger fatto soltanto di ingredienti vegetali.

Avevo letto che la cosiddetta finta carne era molto simile alla vera carne, ma provandola mi sono reso conto che perfino da cruda l’odore e l’aspetto sono quelli della carne, in questo caso rossa, mentre quella finta simile alla bianca devo ancora provarla.

Sopra un arrosto di carne e sotto due burger di finta carne

Gli ingredienti di uno di questi preparati gastronomici ormai presenti con varie marche e formulazioni anche in Italia, sono: acqua, proteine della soia, olio di cocco e di mais, aromi naturali, amido di patata e tapioca, fibra vegetale di agrumi, metilcellulosa come stabilizzante, lievito essiccato, estratto di barbabietola, sale, aroma.

Sapore, odore e aspetto della carne, certamente non gli stessi elementi nutrizionali, e per ora soltanto il preparato in versione burger.

Dopo che la finta carne ha iniziato ad essere commercializzata negli Stati Uniti, l’industria della carne europea ha fatto una levata di scudi, ma questi burger vegetali sono comunque in commercio, e con vari espedienti ammiccano sempre all’imitazione della carne.

Sulle confezioni non si parla mai di finta carne o di imitazione, ma le frasi e le immagini riprodotte fanno pensare a questo; un solo prodotto si spinge a fare un riferimento indiretto, sottolineando che il burger è senza carne.

L’apporto proteico di questi preparati industriali sembra nel complesso buono, anche se non è detto che siano proteine complete di tutti gli amminoacidi essenziali, ma per ora questi burger non contengono vitamina B12 e, quando c’è ferro, io nutrirei dubbi sulla sua assimilabilita’; quanto al sale ce n’è forse troppo, e i grassi oltre alla raffinazione e trasformazione dei prodotti utilizzati invitano alla moderazione.

Dal punto di vista gastronomico questi burger costituiscono sicuramente un prodotto nuovo che incontra il mio favore e che può essere consumato nell’ambito di una dieta varia ed equilibrata, dieta ispirata alla nostra tradizione mediterranea che predilige cereali, legumi, verdure e frutta integrati con carne, pesce e derivati animali consumati con moderazione.

Un pezzo di carne lessata
Farina di granturco e lenticchie in ammollo
Pasta al forno pasticciata con mozzarella e radicchio
Canederli alle verdure e con speck
Pizza con mozzarella e prosciutto

Prodotti come questo tipo di burger vegetali possono venire in aiuto al necessario cambiamento di dieta che quantomeno dovrebbe portare all’abolizione degli allevamenti intensivi e alla drastica riduzione del consumo di carne e pesce: perché non tornare a mangiare come i nostri nonni negli anni 50 dello scorso secolo, con carne e pesce consumati non più di due volte al mese?

Funghi prataioli

Si sta puntando invece ad un sempre maggior consumo di carne e pesce, con depauperamento delle risorse naturali, distruzione di interi ecosistemi marini e terrestri, sempre maggiore inquinamento e materia prima di scadente qualità.

Ben venga perciò una ampia e variegata offerta di preparazioni a base vegetale che in aggiunta ai semplici prodotti vegetali da sempre consumati per nutrirci, contribuiscano a sfamare una popolazione mondiale che si avvicina ai 10 miliardi di individui.

Zucche destinate a un consumo casalingo
Polpette di finta carne prima della cottura

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