Le colline vitate delle Langhe e del Roero. La regalità del Barolo e la ricchezza aromatica del Tartufo di Alba.

I paesaggi sono da incanto, ci si muove tra vigne e borghi ricchi di splendide architetture; sentiamo il mistero di avere sotto i piedi l’oro bianco delle Langhe, il pregiatissimo Tartufo bianco di Alba.

A Barolo, neanche a dirlo, in un bellissimo palazzo, il Castello Comunale Falletti, c’è il museo del vino mentre a Grinzane Cavour il Castello è ancora oggi testimone della volontà del Conte Camillo Benso di Cavour di far diventare il vino Barolo quello che oggi viene chiamato il Re dei Vini.

Non solo il vino, ma anche la gastronomia fra queste colline gode di grande rispetto e i piatti della cucina piemontese si sposano mirabilmente con i grandi vini delle Langhe e del Roero. Prelibati piatti come il brasato al Barolo nascono addirittura già immersi dentro questo vigoroso vino, ma anche il risotto al Barolo, al Barbaresco e Barbera vengono inebriati e ci inebriano con questi portentosi vini. A Pollenza vi è la sede dell’Università di scienze gastronomiche, a testimoniare l’importanza che da queste parti danno all’enogastronomia.

I tartufi con i loro profumi arricchiscono i piatti locali e per i vini da abbinarci non c’è che l’imbarazzo della scelta. Sapori e odori decisi anche con la Bagna cauda ricca di aglio e vino oltre che di acciughe, dentro la quale intingere le verdure crude e di cui concludere la consumazione accompagnandola ad un uovo al tartufo bianco. Le colline delle Langhe e Roero sono un Patrimonio UNESCO, ma lo sono anche i piatti locali come la Bagna cauda.

I vigneti comunque sono così importanti da queste parti che li difendono dalla grandine a colpi di cannone. I cannoni da grandine sono schierati su alcuni crinali pronti a sparare alla prima nuvola temporalesca che si affacci all’orizzonte.

Dulcis in fundo, parliamo del cioccolato da degustare con un intrigante Barolo Chinato, ovverosia vino Barolo DOCG aromatizzato con corteccia di China, radice di Genziana e di Rabarbaro, semi di Cardamomo.

Non dimentichiamo però di fare una bella camminata sui sentieri che portano alle Rocche dei Sette Fratelli, luoghi narrati nei romanzi di Beppe Fenoglio, per arrivare fino alle zone boscose dell’alta Langa, dove il tartufo bianco è di casa e i panorami spaziano dalle colline al Monviso.

Un commento Aggiungi il tuo

  1. Renzo Soffiato ha detto:

    Bellissimo articolo!

    "Mi piace"

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